a cura della Redazione.
E’ stata appena realizzata una pubblicazione – dal Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università di Roma “La Sapienza”, a cura di Carmelo Lombardo e Sergio Mauceri – sui vari aspetti della pandemia di Covid 19 dal titolo La società catastrofica. Vita e relazioni sociali ai tempi dell’emergenza Covid-19. Di particolare rilievo è che nel volume vengono trattate dal Prof. Stefano Scarcella Prandstraller (fondatore dell’AISoD), le basi dei concetti di “safetycracy” e”iatrocracy” che serviranno come modelli per lo studio dei vari aspetti del fenomeno anche in successivi lavori, ancora in corso di svolgimento (in particolare, Safetycracy e Iatrocracy: la sospensione delle soggettività). Di seguito riportiamo alcuni passi della Presentazione a cura del Prof. Alberto Marinelli.
“La minaccia che la diffusione inizialmente incontrollata del virus ha prodotto non agisce soltanto sul piano, evidentemente angosciante, della salute dei singoli e delle collettività, ma si estende alla politica e alle economie e ne cannibalizza le agende: esige, per esempio, un (temporaneo) cessate il fuoco alla dialettica maggioranza-opposizione che anima il dibattito politico e impone, pensando alle altrimenti rigorose politiche economiche in area UE, l’applicazione di clausole di salvaguardia che consentono di adottare misure di sostegno ai sistemi sanitari e alla protezione civile. Strette nel mezzo di questi accadimenti stanno la vita e le pratiche sociali e culturali quotidiane. Dal lavoro alla scuola, dalla convivenza ai consumi alla socialità, il distanziamento sociale necessario a ridurre gli effetti del contagio genera un cambiamento rispetto al quale non abbiamo ancora elementi per stimarne in maniera attendibile profondità, impatto e durata. Se si tratterà, cioè, di modificazioni di breve/medio o lungo periodo, se i suoi effetti potranno essere distribuiti e mitigati o se, come si è portati a prevedere, insisteranno su disuguaglianze e disparità preesistenti acuendole.
In ogni caso, qualunque osservazione non può prescindere dall’elemento di imprevista novità per cui, lungo un arco temporale di circa due mesi se guardiamo alla fase più restrittiva del lockdown, milioni di persone in Italia hanno dovuto operare una repentina ristrutturazione del proprio quotidiano. Questa modificazione radicale dei tempi e degli stili di vita, insieme con le opinioni, i vissuti, le percezioni e rappresentazioni prevalenti, le visioni del “dopo” e finanche gli escamotage e le strategie di resistenza alla gestione di
una nuova normalità complessa ed estranea sono al centro dello studio che questo libro racconta. Come apparirà chiaro scorrendo le pagine del report, l’emergenza in corso chiamava ad assumere fin dal disegno della ricerca una prospettiva multifocale sul fenomeno, a prevedere il carattere della interdisciplinarità e dunque il ricorso a saperi riferiti ai diversi settori, tra loro in dialogo, delle scienze sociali. Una operazione solo apparentemente semplice, che richiede in realtà l’attivazione di sinergie e disponibilità al reci-
proco ascolto che le routine del lavoro accademico, e i vincoli che talora gli sono imposti dall’esterno, non sempre favoriscono”.