di Angelo Romeo
Il 15 e 16 ottobre 2020 si è tenuta a Narni la V edizione del Festival della sociologia sul tema “Seduzione e città globale. Rifare la società dopo il Covid-19,” edizione dedicata alla memoria di Antonio De Lillo.
Quest’anno l’edizione è stata organizzata e vissuta nonostante l’emergenza pandemica con una partecipazione proveniente tanto dal mondo accademico, quanto da appassionati della disciplina.
Le due giornate hanno visto la presenza di numerosi relatori che coinvolti in vari momenti, hanno discusso insieme, sul tema scelto dal comitato scientifico, che ha voluto garantire lo svolgimento dell’evento in presenza a riprova che, la sociologia come scienza, è in prima linea soprattutto nei momenti di mutamento, trasformazione e di crisi come quella provocata dalla pandemia.
Le due giornate tenutesi nel rispetto delle normative Covid, prima della pubblicazione dell’ultimo Dpcm, si sono tenute in presenza, fatta eccezione delle lectio di Michel Maffesoli, Paolo Jedlowski, JillesLipovetsky, Edgar Morin, a distanza negli orari previsti dal programma. Tra i partecipanti anche il sociologo Dominique Wolton, che ha tenuto una lectio in presenza sul tema Communication, incommunication, cohabitation.
Il festival che da quest’anno si avvale dell’associazione Festival per la sociologia, ha visto alternarsi lectio, panel, presentazioni di volumi, intorno ai quali il dibattitto è stato molto partecipato. Hanno contribuito con i loro interventi Maria Caterina Federici, direttrice del Festival, Alessandro Cavalli, presidente onorario.
Il festival ha visto la presenza di alcuni soci Fondatori dell’associazione: Maria Carmela Agodi per l’AIS – Associazione Italiana di Sociologia; Paolo De Nardis per l’Istituto S. Pio V; Mario Morcellini per UnitelmaSapienza; Stefano Brancorsini, direttore del Polo Scientifico di Terni; Francesco De Rebotti, sindaco di Narni.
Due momenti hanno arricchito il confronto tra i sociologi e i presenti.
Nel primo momento si è tenuta “La traccia di Antonio De Lillo. Un’ora di lezione per una Sociologia pubblica”, coordinata da Mario Morcellini con la presenza Roberto Moscati e Sonia Stefanizzi. Un momento per ricordare il professor Antonio De Lillo e l’importante contributo che ha lasciato alla sociologia italiana.
Il secondo momento, a conclusione delle due giornate, “L’Italia post-Covid. Le radici politico-sociali e comunicative della disinformazione” in collaborazione con la Rivista Formiche, coordinato da Mario Morcellini con Flavia Giacobbe, Marco Delmastro, Mauro Calise.
Anche quest’anno si è ripetuta la collaborazione con il mondo degli artisti con l’organizzazione di particolari momenti e mostre a cura dell’Associazione Minerva e la sinergia con l’editoria che ha visto presenti a Narni gli editori Armando, Mimesis e Meltemi. Oltre, ovviamente, al nostro Laboratorio di Sociologia Pratica, Applicata e Clinica!
Per avere info sul festival www.festivalsociologia.it